Testo scritto da Alyette Debray
Alexis de La Falaise
Designer poliedrico, con una maestria particolare nella lavorazione del legno, ha collaborato più volte con Tectona. Tra le sue creazioni più iconiche, spicca la libreria piramidale Biblos, un progetto degli anni 2000 che è diventato un pezzo forte delle nostre collezioni.
La vita è spesso piena di incontri meravigliosi. E la collaborazione di Tectona con il designer Alexis de La Falaise ne è un esempio. Risale ai primi anni 2000, quando Arnaud Brunel acquisì il marchio, fondato nel 1977 e specializzato in arredi per esterni. Alexis de La Falaise si rivela un ragazzo meraviglioso. Raffinato, gentile, discreto e modesto. "Aveva un'eleganza naturale e un grande senso del colore", ricorda Arnaud Brunel.
Il senso della perfezione
L'artista, nato a Londra nel 1948 e morto nel 2004, aveva studiato in Inghilterra e poi negli Stati Uniti. Dalla cucina ai campi, dal legno al design: il suo percorso professionale lo ha portato da umili mestieri di artigiano a diventare un affermato designer e architetto d'interni. Questa straordinaria versatilità ha conferito alle sue creazioni un'anima unica e multiforme. Faceva particolare attenzione ai dettagli, sia nelle finiture (intarsi, dorature) sia nella scelta dei materiali (noce, sicomoro, cuoio). "Dal giorno in cui mi è stato dato un kit di attrezzi, ho sempre
amato lavorare con il legno. Da adulto, ho sempre preferito l'autodidattismo, studiando da solo e allestendo un piccolo laboratorio ovunque mi trovassi", confidò a Le Figaro negli anni Novanta.
La sua prima collezione di mobili, presentata nel 1990 alla galleria Cour Intérieure, aveva rivelato tutto il suo talento, proiettandolo verso collaborazioni con i più grandi nomi del settore: stilisti come Kenzo e Diane von Fürstenberg, artisti come Mick Jagger ed Eric Clapton, interior designer come Jacques Grange e David Mlinaric. "Oppure Inès de La Fressange, per la quale ha decorato diverse boutique", racconta Arnaud Brunel.
Un ricco contributo
Con Tectona, ha dato inizio a un percorso di rinnovamento dei classici della maison, affinandone le linee per un'eleganza più contemporanea. Ha rivisitato l'iconica collezione di mobili in teck di Goa, reinterpretando lo stile Arts & Crafts e valorizzando l'antica arte dell'ebanisteria. Ha poi arredato la storica boutique di rue du Bac a Parigi, prima di progettare Biblos, una libreria girevole in teck verniciato satinato.
Un pezzo senza tempo
Biblos ha resistito alla prova del tempo, affermandosi come un classico intramontabile nella collezione Tectona. Ispirandosi al Tempio degli Obelischi, scoperto durante un viaggio in Libano, Alexis de La Falaise ne ha tratteggiato le linee con un tocco visionario. La sua forma piramidale la rende ideale per ospitare una vasta gamma di volumi, dai grandi e pregiati ai più classici. Amante della letteratura, il designer rende qui omaggio alla Biblioteca di Alessandria, faro spento dell'antichità, ma la cui luce continua a brillare nei secoli.
Come amava ripetere Alexis de La Falaise, il suo obiettivo era "creare oggetti moderni destinati a diventare oggetti antichi, trascendendo l'effimera produzione di massa contemporanea per dare vita a pezzi unici, destinati a durare e a essere tramandati di generazione in generazione". "Cerco di immaginare mobili che resteranno nelle famiglie per almeno un secolo": queste parole riassumono lo spirito della libreria Biblos. Un'opera che ha superato la prova del tempo.