Appuntamento a Villa Medici
Realizzata nel 1666 sotto l’egida del Bernini e Colbert, l’Accademia di Francia a Roma ha ospitato numerosi residenti prima di installarsi a Villa Medici nel 1803. Sin dalla sua origine, il suo scopo è stato quello di ospitare gli artisti dell’epoca, prima pittori e scultori, poi a partire dal 1720 anche architetti. Il soggiorno a Roma doveva servire agli artisti per ispirarsi ai modelli dell’antichità, onnipresenti nella città eterna. Villa Medici è stata pianificata nel XVI° secolo sulla collina del Pincio dai cardinali Giovanni Ricci e Ferdinando de’ Medici. Oggi, la sua architettura rinascimentale e i sette ettari di giardino,costituiscono un ensemble eccezionale. I giardini, ormai sprovvisti di tutti i prodotti fitosanitari, sono un ottimo esempio per la tutela e il miglioramento della biodiversità...e offrono un panorama unico sulla città di Roma. (© Giorgio Benni)
Incontro con Sam Stourdzé, Direttore di Villa Medici
Prima di venire nominato direttore di Villa Medici a Roma nel marzo 2020, Sam Stourdzé è stato dal 2010 al 2014 il direttore del Musée de l’Elysée a Losanna e dal 2014 al 2019 il direttore di Rencontres de la photographie ad Arles. Amante della fotografia, dell’arte contemporanea, della musica, della letteratura e del cinema, Sam Stourdzé adora abbattere le barriere tra le diverse discipline, far sì che entrino in dialogo tra loro in modo da realizzare proposte uniche ancorate nella ricerca e nelle problematiche del mondo contemporaneo. © DANIELE MOLAJOLI
Tu stesso sei stato uno dei residenti di Villa Medici nel 2007-2008; com’è stata la tua esperienza?
Mi piace dire che la Villa mi ha permesso di immaginare i progetti in cantiere per me nei dieci anni successivi. A quei tempi mi stavo occupando di cinema e stavo preparando una mostra dedicata a Fellini che ha poi avuto luogo nell’ottobre 2009 nel Jeu de Paume a Parigi.
Com’è la vita dei residenti di Villa Medici?
Ognuno vive un’esperienza diversa. Per un artista o un ricercatore, indipendentemente dalla disciplina, si tratta di un anno di rottura con le costrizioni materiali e le richieste di qualsiasi natura per lasciare libero corso alla sola creazione. Accade spesso che i residenti abbiano momenti di grande dubbio, esitazione e di rimessa in questione delle proprie pratiche. È una forma di tempo libero e disinteressato che resta un vero e proprio lusso che non si trova da nessun’altra parte.
Al giorno d’oggi, qual è il senso di un’istituzione creata nel lontano 1666?
Quest’anno abbiamo scelto sedici residenti tra seicento candidati. La Villa ha spazio per una ventina di discipline e quest’anno, per la prima volta, ha anche una sezione per l’arte culinaria. Abbiamo aperto una porzione del giardino al pubblico in modo che i visitatori possano passeggiarvi liberamente e provare l’esperienza che offre questo luogo magico. Stiamo sviluppando un programma di tre mostre annuali in coproduzione con altre istituzioni come il Centro Pompidou e l’Ensba (”École nationale supérieure des beaux-arts”, ovvero scuola nazionale superiore di belle arti). Stiamo anche portando avanti un progetto di ristrutturazione della villa in collaborazione con Mobilier national, la Manufacture de Sèvres e l’Ensba in modo da valorizzare questi luoghi di creazione e savoir-faire emblematici delle eccellenze francesi. Un programma davvero ampio che testimonia la forte presenza di Villa Medici nel mondo contemporaneo!© M3 Studio
Villa Medici ha tre missioni: accogliere i residenti, valorizzare il patrimonio ed esercitare la sua influenza culturale.