Lo showroom sarà chiuso dal 25/12 al 05/01 incluso.

Il talento di Tectona

Testo scritto da Giovanni d’Odorico Borsoni Fotografie di Luc Bertrand

Il talento di Tectona

A Villa Noailles, capolavoro modernista di Robert Mallet-Stevens sulle colline di Hyères, va in scena il secondo capitolo del Tectona Design Parade Prix, il premio dedicato ad una nuova generazione di progettisti.

Nel segno della modernità

Nel segno della modernità

Era appena ventiseienne Gabriel Guévrékian quando Robert Mallet-Stevens, su consiglio di Charles e Marie-Laure, visconti de Noailles, gli affidò il progetto del giardino della celebre residenza sulle colline provenzali: fu così che Guévrékian trasformò, con un po’ di audacia e spregiudicatezza, un terreno brullo in un dipin-to cubista, lasciando un segno indelebile nella storia del giardino moderno. Ripercorrendo la vocazione al talento e la passione di Charles de Noailles per il giardinaggio, Tectona ritorna al festival Design Parade con il premio che sostiene le giovani promesse del design e promuove la ricerca di nuovi modi di vivere en plein air

“tutti amiamo vivere all'aria aperta - ricorda Blanche Aloisi-de Crépy, Direttore Generale di Tectona -, e vi confesso che non smette mai di sorprendermi notare come la maggior parte delle immagini che le persone amano condividere dei loro momenti più felici siano realizzate all’aperto. Questo significa che è importante creare degli oggetti senza tempo nel loro design ma anche durevoli, resistenti, capaci di passare da una ge-nerazione all’altra”.

Un tavolo per abitare la natura

Un tavolo per abitare la natura

Per la seconda edizione del Tectona Design Parade Prix i dieci designer in concorso sono stati invitati ad immaginare un prototipo di un tavolo da esterno: un unico vincolo, utilizzare un metallo o un materiale naturale imputrescibile in grado di resistere al tempo. A sorprendere la giuria presieduta da Fabien Cappello e guidata dalla consulenza tecnica di Jean-Yves Grandfils, diret-tore del laboratorio Tectona e Meilleur Ouvrier de France, è la maquette del designer franco svizzero Gabriel Hafner, classe 1995 e una laurea all’ÉCAL di Losanna. Nella proposta di un pranzo estivo Hafner ha scelto di ricreare l’atmosfera di un picnic sull’erba: “non volevo creare un altro tavolo e così sono sono partito dall’idea di una stuoia per pranzare sul prato; dato che proporre semplicemente una tovaglia da picnic non era sufficiente, ho pensato, perché non portarla all’al-tezza del piano? Con due cavalletti, una stuoia in legno e corda intrecciata, il tavolo hapreso subito forma. E ciò che più mi piace - conclude il desi-gner - è l’idea che si possa arrotolare e srotolare con un unico movimento”.

Come afferma Aloisi-de Crépy, Hafner è in grado di progettare un mobile da giardino ma soprat-tutto di immaginare uno spazio a partire da un oggetto: “questa idea di poter trasformare un giardino così velocemente e grazie ad un pro-dotto di grande qualità, mi è piaciuta all’istante. Il suo tavolo è “fluido”, leggero, flessibile, porta con sé un approccio al progetto contemporaneo e delicato che abbraccia i valori di Tectona”.

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