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Testo scritto da Giovanni d’Odorico Borsoni Fotografie di Luc Bertrand
Il talento di Tectona
A Villa Noailles, capolavoro modernista di Robert Mallet-Stevens sulle colline di Hyères, va in scena il secondo capitolo del Tectona Design Parade Prix, il premio dedicato ad una nuova generazione di progettisti.
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Nel segno della modernità
Era appena ventiseienne Gabriel Guévrékian quando Robert Mallet-Stevens, su consiglio di Charles e Marie-Laure, visconti de Noailles, gli affidò il progetto del giardino della celebre residenza sulle colline provenzali: fu così che Guévrékian trasformò, con un po’ di audacia e spregiudicatezza, un terreno brullo in un dipin-to cubista, lasciando un segno indelebile nella storia del giardino moderno. Ripercorrendo la vocazione al talento e la passione di Charles de Noailles per il giardinaggio, Tectona ritorna al festival Design Parade con il premio che sostiene le giovani promesse del design e promuove la ricerca di nuovi modi di vivere en plein air
“tutti amiamo vivere all'aria aperta - ricorda Blanche Aloisi-de Crépy, Direttore Generale di Tectona -, e vi confesso che non smette mai di sorprendermi notare come la maggior parte delle immagini che le persone amano condividere dei loro momenti più felici siano realizzate all’aperto. Questo significa che è importante creare degli oggetti senza tempo nel loro design ma anche durevoli, resistenti, capaci di passare da una ge-nerazione all’altra”.
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Un tavolo per abitare la natura
Per la seconda edizione del Tectona Design Parade Prix i dieci designer in concorso sono stati invitati ad immaginare un prototipo di un tavolo da esterno: un unico vincolo, utilizzare un metallo o un materiale naturale imputrescibile in grado di resistere al tempo. A sorprendere la giuria presieduta da Fabien Cappello e guidata dalla consulenza tecnica di Jean-Yves Grandfils, diret-tore del laboratorio Tectona e Meilleur Ouvrier de France, è la maquette del designer franco svizzero Gabriel Hafner, classe 1995 e una laurea all’ÉCAL di Losanna. Nella proposta di un pranzo estivo Hafner ha scelto di ricreare l’atmosfera di un picnic sull’erba: “non volevo creare un altro tavolo e così sono sono partito dall’idea di una stuoia per pranzare sul prato; dato che proporre semplicemente una tovaglia da picnic non era sufficiente, ho pensato, perché non portarla all’al-tezza del piano? Con due cavalletti, una stuoia in legno e corda intrecciata, il tavolo hapreso subito forma. E ciò che più mi piace - conclude il desi-gner - è l’idea che si possa arrotolare e srotolare con un unico movimento”.
Come afferma Aloisi-de Crépy, Hafner è in grado di progettare un mobile da giardino ma soprat-tutto di immaginare uno spazio a partire da un oggetto: “questa idea di poter trasformare un giardino così velocemente e grazie ad un pro-dotto di grande qualità, mi è piaciuta all’istante. Il suo tavolo è “fluido”, leggero, flessibile, porta con sé un approccio al progetto contemporaneo e delicato che abbraccia i valori di Tectona”.